Mi chiamo Marta e sono alla ricerca di uomini capaci di soddisfare i miei desideri.
Posso definirmi una ‘casalinga disperata’ per tante ragioni.
La prima è quella che una volta sposata, ho dovuto lasciare il mio lavoro per dedicarmi alla casa e al figlio che stava in arrivo e, da ragazza realizzata, sono passata ad essere una giovane donna intenta a mandare avanti gli impegni casalinghi che hanno offuscato la mia vita.
La seconda ragione è quella che oggi, appena quarantenne, mi trovo con un partner distratto e troppo occupato dal suo egoismo per rendersi ancora conto che sua moglie necessita di quell’ardore maschile che è divenuto quasi un ricordo.
Il terzo motivo è riconducibile a quel figlio unico che si è trasferito all’estero a studiare e che ha lasciato un vuoto che ha evidenziato tutte le mie insoddisfazioni di donna irrealizzata ed affamata di sentirsi ancora donna al 100%.
Dopo tempo che non facevo più l’amore con mio marito, è capitato un giorno di assaporare il gusto del tradimento quasi casualmente.
Come nei più classici racconti erotici, si è manifestato con l’arrivo di un tecnico mandato da un centro assistenza che avevo chiamato per un guasto alla lavastoviglie.
Era un caldissimo luglio e indossando una leggera vestaglietta come sempre quando sono in casa, ho aperto la porta per ricevere lo specialista che doveva provvedere alla riparazione dell’elettrodomestico.
E’ stata una vera sorpresa. Una di quelle che non si dimenticano. Un ragazzo atletico e decisamente bello e abbronzato, si è presentato come la persona inviata dall’assistenza per riparare il danno e, una volta entrato in cucina, si è messo ad armeggiare con la lavastoviglie.
Più che curiosa di vedere la riparazione, ero stimolata nello stargli vicino per bearmi di una visione paradisiaca.
Vedevo i suoi muscoli guizzare dalle forti braccia e ammiravo il suo culo che doveva essere decisamente ben modellato e quanto stavo vedendo mi stava provocando dei mancamenti per via di un desiderio che si stava impadronendo di me dopo tanto tempo.
Il ragazzo con la scusa di prendere degli attrezzi ogni tanto lanciava uno sguardo verso le mie gambe arrestandosi solo quando arrivava all’altezza del mio seno che libero, pareva offrirsi in maniera più che smodata.
Terminata la riparazione, chiesi al tizio se desiderava prendere qualcosa e questo, senza alcun pudore rispose deciso con un monosillabo ‘tu’.
Mentre stavo elaborando la sua frase, si avvicinò prendendo la mia testa con le sue mani spingendola verso le sue labbra che si schiusero come anche le mie.
Poi, mi fece inginocchiare mentre si abbassava i jeans lasciando fuoriuscire il suo duro desiderio che era anche il mio e che dolcemente inghiottii come nettare per un ape.
Durò il tempo che occorreva per raggiungere l’orgasmo che fu il mio nettare che andavo cercando da tempo e che mi ha lasciato un ricordo indelebile.
Adoro il sesso orale e da allora, cerco veri maschi con i quali trasgredire per riempire il mio vuoto e per continuare ad abbeverarmi a quella fonte di piacere alla quale non voglio rinunciare.
E tu? ti va di conoscerci?