La mia passione per la cucina aveva preso una piega davvero interessante: avevo iniziato per scommessa dei corsi di cucina vegetariana e mi ero appassionato a questa materia, tanto da diventare in breve tempo un piccolo cultore.
Avevo cambiato radicalmente il mio stile di vita, ero diventato vegetariano ed avevo iniziato a fare i miei primi showcooking prima fra amici e poi in qualche manifestazione di appassionati e curiosi.
Fu in uno di questi show che conobbi Laura, un’amica di amici comuni che aveva accettalo di salire ad aiutarmi a preparare un risotto con le zucchine: Avevo già incontrato Laura ma questa volta mi aveva colpito la sua decisione e quel sorriso ammaliante con cui si era precipitata per salire con me sul palco: “Vedrai che brava che sarò” mi disse appena salita al bancone: Avevamo tutti gli occhi addosso ma qualcosa era scattato in noi ed erano bastati pochi secondi per farcelo capire.
Una volta sistemata al bancone della cucina iniziai da dietro a prendergli le mani per fargli lavorare le verdure: aveva un profumo dolcissimo, vanigliato che mi aveva del tutto confuso i sensi. dalla sua scollatura generosa si apriva un seno stupendo, sodo e coronato da un capezzolo irto che si intravedeva dalla camicetta aperta.
mentre la guidavo sul piano cucina non avevo resistito alla tentazione di fargli sentire l’erezione che il suo fisico straordinario mi aveva suscitato. iniziai con timore a sfregare il mio uccello sul suo sedere, con delicatezza e sempre più insistente.
Laura non si opponeva, anzi, sembrava non accorgersi che la stava insinuando mentre gli spiegavo come sbucciare il radicchio con attenzione, fino a che non sentii le sue natiche che premevano sul mio pene ormai in eccitazione palese. Con estrema eccitazione premetti ancora di più su di lei.
ormai era un vero e proprio corpo a corpo che lasciava sempre meno dubbi sulla improbabile casualità.
Lentamente Laura si giro verso di me sempre con il suo culo ben piantato su di me e con uno sguardo di una malizia diabolica mi disse.
“Sto andando bene? non sto sprecando troppa verdura così vero?” e mi accennò un sorriso.
A malincuore mi divincolai da lei: portammo in fondo il piatto e ci salutammo sul palco con un bacio innocente. “forse devo approfondire certi passaggi di questa cucina vegetariana” mi disse ” che ne pensi se vieni da me domani sera a casa mia?”, mi propose.
accettai senza dubbio e il giorno dopo mi presentai da lei: mi aprì la porta con un sorriso smagliante, un grembiule corto che sembrava essere il suo unico vestito sopra degli shorts cortissimi e una canottiera stretta che evidenziavano il suo grande seno turgido.
ci avvicinammo al suo grande piano cucina che dominava la stanza: sopra c’era ogni sorta di verdura e sembrava che volesse davvero replicare il piatto del giorno prima.
Aprimmo una bottiglia di vino e iniziammo a fare un piatto freddo a base di cetrioli e pomodori.
L’atmosfera era elettrizzante, fino a che Laura si girò verso di me e con un enorme cetriolo in mano mi disse:
“questa volta il cetriolo usiamolo cosi”: Laura prese il vegetale e iniziò a leccarlo con avidità, prima passandogli la lingua intorno e poi facendogli un pompino superbo.
“ok, vai avanti, fammi vedere”, la sfidai per vedere dosa davvero dove poteva arrivare la sua libidine. inizio a passarselo sul seno, facendolo scendere.
immediatamente iniziai a massaggiargli le tette per fargli masturbare questo cetriolo con una splendida spagnola.
La sua bocca spalancata e vogliosa mi aveva ormai rapito. Inizio a lavorare sul mio cazzo con un pompino avido e prolungato: poi riprese il cetriolo e inizio a masturbarsi, prima esternamente poi infilandolo nella sua fica ormai umida di piacere.
Aveva il mio cazzo in bocca e continuava a impalarsi con questo cetriolo fino a che non ci alternammo e iniziai a scoparla da dietro alla pecorina mentre lei avidamente continuava a leccare il suo enorme pene vegetale in un vorace su e giù con la lingua.
L’eccitazione era alle stelle quando mi chiese di penetrarla nel culo con il cetriolo: iniziai a leccargli l’ano per inumidirlo e poi ad aprilo con quel grande cazzo vegetale fino a dilatarla e sentirla urlare di piacere. Fu un estasi totale che si concluse con Laura che si lasciò inondare di sperma il seno mentre ancora si teneva ben piantato il cetriolo nel culo.
Sfiniti dal piacere ci ritrovammo a fare cena con una insalata a base di pomodori e di ..cetriolo: una degna fine per un vero e proprio “principe” dell’orto.